Curiosità

L'Ocelot se preso da piccolo è facilmente addomesticabile.

In tenera età è docile e giocherellone e fa addirittura le fusa come un gatto domestico, mentre man mano che cresce prevale il suo istinto selvatico, pertanto può diventare 'molesto' ed aggressivo.

E' particolarmente amato come animale da compagnia negli Stati Uniti, dove esistono dei veri e propri circoli per gli amatori dell'Ocelot.

Chi lo tiene in casa però, per evitare che distrugga divani e tappezzeria, tende a fargli recidere gli artigli, cosa deleteria per un Ocelot.

Esiste ancora un consistente traffico di Ocelot attraverso il mercato nero.

La carne dell'Ocelot viene cucinata in alcune regioni in particolare presso gli Indiani d'America, in Messico ed in Brasile.

I messicani credono che la carne ed il sangue di questo animale abbia proprietà magiche e curative.

Presso alcune comunità rurali del sud America i cacciatori sono soliti bere il sangue dell'animale appena ucciso che dovrebbe secondo loro renderli forti ed invulnerabili.

Il termine ocelot è di origine Atzeco: si tratta di una parola del linguaggio Nauhatl, con cui si intende in realtà il Giaguaro.

Tra il 1980 ed il 1984, a seguito di una campagna di sensibilizzazione e di controlli massicci del commercio di pelli, la produzione di pellicce calò da 30.000 a 4.000 capi.

Tutt'ora questi animali sono minacciati da diversi fattori: la distruzione del loro habitat naturale, i mezzi meccanici dell'uomo (automobili), la caccia ed il mercato nero.

I governi di varie nazioni si stanno impegnando per creare grazie al supporto di professionisti un collegamento tra i vari gruppi delle varie aree allo scopo di evitare l'isolamento genetico e di favorire invece lo sviluppo di un unico gene sano per il proseguo della specie.